La Composizione Negoziata della Crisi

La Composizione Negoziata della Crisi è un nuovo strumento introdotto dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (d.lgs. n. 14/2019), divenuto effettivo dal 15 luglio 2022, e modificato ulteriormente dal D. lgs. 17 giugno 2022, n. 83 e dalla legge n. 122 del 4 agosto 2022.

Attraverso questo strumento, un imprenditore può proporre una domanda di accesso mediante una piattaforma specifica presso la Camera di Commercio territorialmente competente, dando così inizio a un procedimento di risanamento concordato.

Nella procedura, viene nominato un esperto negoziatore che ha la possibilità di supervisionare le trattative con i creditori per un periodo di 180 giorni. Durante questo periodo, l’imprenditore può richiedere misure protettive per proseguire l’attività durante le trattative. Tali misure possono essere confermate attraverso un ricorso al tribunale.

Una volta che il tribunale conferma le misure protettive, che hanno una durata di 30-120 giorni, i creditori (esclusi i lavoratori) non possono intraprendere azioni esecutive contro l’impresa.

Questo strumento di composizione negoziata della crisi si rivela quindi un rimedio importante per le imprese per affrontare tempestivamente le crisi economiche, ad esempio quelle causate dalla pandemia da Covid-19, come stabilito dal Decreto Legge n. 118/2021.

La composizione negoziata della crisi è dunque una procedura pensata per consentire all’impresa di risanarsi e di proseguire la sua attività economica, pur in presenza di una situazione di crisi. Questo viene realizzato mediante l’instaurazione di un negoziato con i creditori, sotto la supervisione di un esperto negoziatore e con la possibilità di ottenere misure protettive durante la durata delle trattative.

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